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Attualità venerdì 08 gennaio 2016 ore 11:15

Ecco l'intonaco che sconfigge le Pm10

L'ing. Lanza mostra l'intonaco

Un'azienda di Pontedera ha creato un materiale capace di assorbire le polveri sottili rendendole innocue e di isolare termicamente gli edifici



PONTEDERA — Un intonaco poroso composto da materiali naturali, in gran parte sughero, capace di attrarre nei suoi tanti alveoli le polveri sottili disperse nell'aria, quel particolato Pm10 così tanto citato nelle cronache di queste settimane in merito ai numerosi superamenti dei livelli consentiti registrati da Arpat in varie zone della Toscana. 

La novità, che sembrerebbe poter porre rimedio all'inquinamento e quindi anche fine al dibattito in corso, si trova a due passi. Più precisamente a Pontedera, nella zona industriale di Gello, nella sede della ditta Afon Casa.

Il prodotto a cui l'ingegner Giovannino Lanza insieme al suo staff è arrivato in anni di ricerca, studi e lavoro nel campo dell'edilizia è infatti un intonaco termofiltro che, se applicato esternamente a qualsiasi edificio in uno strato di circa due centimetri, assorbe le polveri sottili. “Queste particelle inquinanti – ha spiegato l'ingegnere – hanno una densità inferiore rispetto all'aria e quindi risultano indisperdibili in essa. L'intonaco che abbiamo ideato è composto da tanti alveoli che attraggono e imprigionano queste polveri, depositandole sul fondo dello strato, per poi rilasciarle in forma innocua per l'ambiente al passaggio della pioggia”.

Lo speciale intonaco non è solo assorbente, ma anche isolante. Oltre ad attrarre le particelle inquinanti disperse nell'aria, il materiale riesce anche a far traspirare l'edificio mantenendo la temperatura interna. “Questo – ha spiegato ancora Lanza –, insieme ad altri prodotti che realizziamo ormai dagli anni '80 come il deumidificante Novomur e il rasante termico riflettente AfonTermo, è capace di rendere traspirante e termicamente isolata qualsiasi struttura, in modo da non dover più accendere stufe o termosifoni, ma con i soli calori corporei delle persone che la abitano”. Da Messina a Venezia, passando per Modena e Siena, sono decine le persone che da tutta Italia hanno già sperimentato questi prodotti e hanno scritto e-mail di ringraziamento all'ingegner Lanza, che le conserva tutte gelosamente all'interno di una cartellina.

Lo speciale intonaco verrà ora presentato dalla ditta pontederese a Londra all'EcoBuild, prestigiosa fiera sulla bioedilizia, le tecnologie e lo sviluppo sostenibile. Ma oltre a farlo conoscere il più possibile, per l'ingegner Lanza la cosa più importante sarebbe raggiungere un supporto da parte delle istituzioni: “Ad ora, non lo abbiamo ancora brevettato. Le indicazioni dell'Europa sono chiare e mentre da lì arrivano indicazioni per spingerci a un consumo quasi a zero, qui noi abbiamo realizzato qualcosa che il consumo lo porta proprio allo zero e risolve anche un preoccupante problema ambientale. E' necessario – ha aggiunto Lanza – che intervenga lo Stato e che imponga che, almeno edifici pubblici come le scuole o le case popolari, siano realizzate con questi prodotti”.

Anna Dainelli
© Riproduzione riservata


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