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Attualità sabato 11 aprile 2020 ore 16:30

Pranzo di Pasqua insieme ma in videoconferenza

Le famiglie si stanno organizzando come possono per condividere le giornate pasquali al tempo del coronavirus. Un aiuto arriva dalla tecnologia



FIRENZE — L'arrivo delle "vacanze" pasquali in periodo di emergenza coronavirus fa sì che la videoconferenza vada trasformandosi da strumento di lavoro ad esigenza familiare. Ne sanno qualcosa le famiglie più o meno numerose sparse in Italia e nel mondo, che domani saranno impossibilitate a ritrovarsi fisicamente.

Affrontate fra ieri ed oggi le lunghe code al supermercato - per un pranzo pasquale a più portate che occupi, fra preparazione e consumazione, buona parte della giornata -  in molte case è arrivato il momento delle prove di connessione: tra cavi, telefonini, televisori e programmi, ci si organizza per condividere il giorno di Pasqua con parenti e amici lontani.

Di seguito una breve rassegna di quel che offre la tecnologia per un pranzo di Pasqua in videoconferenza e social.

Whatsapp di Facebook è la app con cui le persone hanno più dimestichezza, ma la connessione non sempre è ottimale e non più di quattro persone possono interagire contemporaneamente. C'è però Facebook Messenger che permette di effettuare delle videochiamate addirittura con 50 persone, ma a una condizione: solo 6 utenti possono contemporaneamente far visualizzare le immagini della loro videocamera, le altre 44 dovranno “accontentarsi” di trasmettere l’audio.

E poi ciò non toglie che anche le applicazioni di videoconferenze usate per lavoro abbiano un impiego per le relazioni familiari.

Le più utilizzate sono Meet di Google e Skype di Microsoft: facili appunto da utilizzare anche per un pranzo pasquale, se sfruttati con on pc o una smart-tv possono consentire una "presenza" costante di un parente lontano, sempre che si desideri alla nostra tavola.

E poi ci sono sempre i social network. Facebook, Twitter, Instagram e TikTok su tutti, per condividere foto e video di forni che illuminano teglie ricolme, padelle sfrigolanti, piatti abbondanti e bambini che scartano uova più grandi di loro. 

La rete, mai come quest'anno, svelerà l'intimità all'interno delle quattro mura domestiche, confine invalicabile per l'emergenza coronavirus. Un'intimità fatta di tante cose, che racconteranno la voglia matta di uscire quanto prima, da casa e da questa situazione che nessuno si sarebbe mai immaginato.


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