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Attualità martedì 15 maggio 2018 ore 12:16

Asl Lucca, il Fisco batte cassa per 559mila euro

Forza Italia chiede chiarezza sulle condotte fiscali delle vecchie Asl toscane alla luce delle cartelle esattoriali ricevute da quella lucchese



FIRENZE — L'Agenzia delle Entrate ha chiesto alla vecchia Asl 2 di Lucca il pagamento di arretrati non versati per l'Ires per una cifra complessiva di 559.532 euro. Alla luce della notizia, il consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti presenterà un’interrogazione per chiedere una verifica sulle condotte fiscali delle vecchie aziende sanitarie.

"Secondo quanto apprendiamo dai giornali si tratta delle annualità 2013, 2014 e 2015 e la stessa cosa sarebbe già avvenuta nelle vecchie Asl di Pisa, Livorno e Viareggio - riassume Marchetti in una nota - L'attuale Asl Toscana Nord Ovest a quanto pare ha pagato ma annuncia ricorso. Sì ma a suon di ‘tot mila’ con 12 vecchie Asl e un’imposta, l’Ires, entrata in vigore fin dal 2004, qual è la stima della Regione sui crediti che verranno rivendicati dal fisco? Perché qui il sistema rischia di andare a fondo".

Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore regionale di Forza Italia Stefano Mugnai: "Da anni contesto al Pd e alla sinistra di governo e in particolare a Enrico Rossi di aver costruito il consenso elettorale sulla fuffa dei conti sanitari in ordine - scrive Mugnai - I bilanci delle Aziende non sono in ordine proprio per niente, e la sanità toscana si è trovata più volte sull’orlo del commissariamento schivato sempre mescolando le carte, come si è tentato di fare con la riforma sanitaria del 2015. Ma il fisco, si sa, ha occhio lungo e buona memoria. Ecco i risultati».

Ma qual è il punto di contestazione? "Fa capo al diritto - spiegano Marchetti e Mugnai - e in particolare all’avere assimilato le Asl a quelli che nel testo unico delle leggi dirette datato 1973 chiamava ‘enti ospedalieri’, a cui è concesso di abbattere del 50 per cento l’imposta sul patrimonio immobiliare. Fior di sentenze di Cassazione però negli anni hanno contraddetto questa impostazione, indicando solo nelle aziende ospedaliere nate con la legge del 1992 le ‘eredi’ dirette dei vecchi ‘enti ospedalieri’. Nel caso toscano, dunque, la possibilità di abbattere l’Ires esisterebbe solo per Careggi a Firenze, per il Meyer sempre a Firenze, per le Scotte a Siena e per Cisanello a Pisa".

Se Marchetti e Mugnai provano a moltiplicare, la cifra esigibile sarebbe da collasso: "Se la medesima condotta fiscale contestata alla Asl 2 è stata applicata anche per tutte le altre 11 ex Asl, e non si vede perché così non dovrebbe essere, dal 2004 in qua, tenendo conto che per tre annualità è stato rivendicato mezzo milione di euro ecco… qui si va al crac" scrivono i due esponenti azzurri nella nota.

"Ecco perché  ho scelto la via dell’interrogazione - conclude Marchetti - Voglio che la giunta regionale ci spieghi bene quante cartelle esattoriali si aspetta, per quali cifre e con quale impatto sulla fiscalità del sistema sanitario regionale e di conseguenza sui servizi al cittadino".


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