Ai giornalisti che hanno chiesto alla ministra perché le navi militari potranno essere smaltite a Piombino e il relitto della Concordia no, la ministra ha risposto: "C'e' stato un problema di tempi, il porto di Piombino deve ancora essere attrezzato. Abbiamo 34 navi che aspettano la demolizione già da tempo . Possono aspettare fino a quando Piombino sara' pronto".
In serata il premier Renzi ha precisato che saranno due le navi da guerra da smantellare nel porto toscano e che anche altri porti italiani possono puntare su questa attività, come quelli di Trieste e Gioia tauro.
I lavori di ampliamento del porto di Piombino sono iniziati a marzo e si concluderanno a settembre. Da quel momento le grandi navi destinate alla demolizione potranno attraccare nella banchina realizzata allo scopo. Ma saranno necessari altri sei mesi per attrezzarla.
I fondi per i lavori sono stati stanziati da Regione Toscana e governo Renzi.
Il governatore toscano Enrico Rossi ha ringraziato pubblicamente il premier Renzi e la ministra PInotti per la conferma degli investimenti sul polo siderurgico e sul porto di Piombino.