Cronaca

A casa in malattia, organizzava eventi e concerti

Protagonista una prof di Prato trasferita in Piemonte: assente dal lavoro, per anni ha svolto un'attività parallela. Rubando allo stato 124 mila euro

Non solo organizzava eventi, concerti e concorsi musicali in tutta Italia, ma aveva perfino costituito ufficialmente un'associazione musicale no-profit. Peccato che ufficialmente fosse in malattia: dal 1° settembre del 2009, ossia da oltre 5 anni. La vicenda dell'ultima "furbetta di Stato" scovata dalla Guardia di Finanza ha davvero dell'incredibile. La donna, un'insegnante di Prato, era assente dal servizio ufficialmente per gravi motivi di salute. Trasferitasi nel frattempo in provincia di Vercelli, le sue condizioni di salute non le hanno impedito di avviare una nuova attività come "promoter" di eventi di varia natura: concerti, contest musicali, eventi culturali.

Il "gioco" è andato avanti per quattro anni, fino al 2013. In base a quanto scoperto dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vercelli, durante questo periodo la donna ha strumentalizzato la patologia di cui era sofferente in funzione del prolungamento del periodo di malattia, allo scopo di beneficiare di giorni liberi dal servizio. A dimostrarlo la sua partecipazione a una serie di concerti ed eventi come risultava anche da alcuni siti internet, incompatibile con le cure fortemente delibilitanti avrebbero costretta a casa. 

Le indagini per danno erariale - 124 mila euro quello accertato - sono state coordinate dalla Procura Regionale della Corte dei Conti Toscana, hanno comportato lunghi appostamenti e investigazioni che hanno rilevato come la professoressa avrebbe apposta simulato la necessità di stare a casa dal lavoro, non per reale bisogno, piuttosto per dedicarsi all'organizzazione. Decisivo anche l'apporto dell'Ufficio scolastico regionale: accortosi in via autonoma delle anomalie, aveva disposto delle visite del medico fiscale che la donna aveva sempre evitato, facendo così scattare una denuncia alla Procura di Pistoia.

Per la docente arriverà anche un pesante provvedimento disciplinare: per ora ogni decisione è sospesa. L'Ufficio scolastico regionale della Toscana vuole infatti approfondire prima i risvolti penali della faccenda. Intanto l'insegnante è stata segnalata alla Corte dei conti.