Attualità

A Sansepolcro il chirurgo è un robot

Dall'agosto scorso le protesi all'anca e al ginocchio vengono impiantate utilizzando una nuova piattaforma robotica. E i risultati sono sorprendenti

Sanguinamento ridotto al minimo, tempi di degenza dimezzati, rischi più bassi di infezione post-operatoria, tempi di recupero più veloci e soprattutto riduzione quasi a zero della possibilità che un errore umano possa compromettere vene, arterie e nervi. Sono questi in estrema sintesi i benefici del nuovo robot sperimentale entrato in funzione sei mesi fa all'ospedale di Sansepolcro. Un robot chirurgico ortopedico, cui è stato dato il nome RIO, specializzato nell'impianto di protesi all'anca e al ginocchio. 

Se con la chirurgia tradizionale i tempi di degenza sfiorano la settimana, con RIO già adesso, con solo 58 impianti eseguiti, si arriva ai 3 giorni. E l'obiettivo dichiarato è quello di arrivare alle 24 ore. 

I sistemi robotici RIO installati nel mondo sono più di 270, di cui 6 in Italia, ma solo 2 in ospedali pubblici, uno a Modena e uno appunto a Sansepolcro. E non è un caso se la Toscana ha deciso di lanciare questa sperimentazione proprio in un ospedale minore. "Questo - ha detto l'assessore Luigi Marroni - conferma la nostra strategia per i piccoli ospedali, che vogliamo possano sviluppare una loro particolare vocazione".