Nell'inchiesta oltre al sindaco di Livorno Filippo Nogarin erano coinvolti alcuni degli assessori della sua giunta e gli amministratori della giunta precedente guidata da Alessandro Cosimi ed era stata aperta dopo la richiesta di concordato preventivo per l'azienda municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Nogarin era accusato di abuso d'ufficio. Archiviata anche l'accusa di bancarotta, reato per il quale il sindaco aveva avuto un secondo avviso di garanzia.
"Ovviamente sono contento e soddisfatto - ha detto Nogarin - Non ho mai avuto dubbi e ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Resta da capire come un'azienda pubblica abbia potuto creare 42 milioni di euro di debiti".