Attualità

Toscana in primavera sommersa dalla neve

Le abbondanti nevicate di marzo hanno riacceso la passione degli sciatori e le speranze degli impiantisti dopo una stagione di magra

Vero che marzo è per consuetudine definito 'pazzerello'. Vero anche che sempre più trova conferma il detto molto abusato che le stagioni non sono più le stagioni.

Forse però, per una volta, la tanta neve caduta quando ormai la primavera è alle porte, è da considerare più come un regalo che come un disagio. Per gli impiantisti toscani di sicuro è una boccata d'ossigeno dopo un inverno drammatico che soprattutto a dicembre ha fatto segnare gravi perdite.

Ora tutto lascia pensare che quello che non si è fatto a Natale si farà a Pasqua. Lo dicono i livelli del manto nevoso registrati in tutta la Toscana. 

All'Abetone ci sono due metri di neve e tutti gli impianti sono aperti ad eccezione della seggiovia Regine Selletta. Aperti anche gli snowpark e le piste di fondo. Anche a Cutigliano tutte le piste sono aperte e i centimetri di neve sono 80.

Numeri un po' più bassi sull'Amiata ma i 50 centimetri accumulati al suolo che in certi punti raggiungono i 120 consentono l'apertura di 5 degli 8 impianti. Sono in funzione le seggiovie Cantore e Macinaie e le sciovie Jolly, Crocicchio e Asso di Fiori. Aperti anche i tracciati di fondo Marsiliana e Marsiliana Macinaie di 4 chilometri e mezzo e Pian della Piscina di un chilometro. 

A pieno regime anche gli impianti della Garfagnana, tutti aperti con la neve che va dai 40 ai 120 centimetri. 

Stessa situazione anche a Zum Zeri, dove sono aperti anche i percorsi per le ciaspole e per il fondo. 

Il fine settimana sulla neve è garantito, per la Pasqua si incrociano le dita.