I fatti risalirebbero al marzo del 2012 e sono stati riportati dal quotidiano La Nazione, dopo che il pm Ersilia Spena ha formalizzato le accuse nei confronti dell'uomo, chiedendone il rinvio a giudizio.
L'accusa si basa soprattutto sulle testimonianze dei bambini, che hanno raccontato che il bidello di questo asilo nell'Aretino li avrebbe costretti a compiere atti sessuali all'interno del bagno.
L'inchiesta è partita su segnalazione di uno psicologo dell'ospedale pediatrico Meyer diFirenze, che ha preso in cura una di queste bambine, nel momento in cui aveva cominciato ad avere crisi isteriche e utilizzare un linguaggio scurrile. Lo psicologo ha ipotizzato una violenza sessuale, denunciando l'accaduto alle forze dell'ordine che hanno messo sotto sorveglianza l'asilo e lo stesso bidello.
L'uomo, 51 anni, si difende sostenendo di essere innocente e di essere vittima di un equivoco generato dal fatto che i bambini si sarebbero fomentati tra loro.
Al momento il bidello si trova agli arresti domiciliari con obbligo di dimora in un comune vicino ad Arezzo.