I dati sono stati diffusi da Confservizi Cispel Toscana in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu e celebrata in tutto il mondo il 22 marzo. I fontanelli di acqua pubblica (liscia e gassata e di buona qualità) in funzione in Toscana sono circa 200.
“La continua crescita del numero dei fontanelli in Toscana è un risultato anche ambientale importante - ha commentato il presidente Alfredo De Girolamo - frutto dello straordinario impegno messo dalle aziende in termini di investimenti e di progettazione".
Il servizio idrico integrato è gestito da sette aziende: Acque, Acquedotto del Fiora, Asa, Gaia, Geal, Nuove Acque, Publiacqua.
Mediamente la realizzazione di un fontanello costa tra i 10mila e i 40mila euro. Sono mediamente oltre 300mila all’anno i controlli che vengono effettuati sulla qualità e la sicurezza dell'acqua del rubinetto dalle aziende e dalla Asl.
La percentuale di cittadini che preferiscono l'acqua dell’acquedotto a quella già imbottigliata ha superato nel 2015 il 53 per cento.
“Nel 2016 gli investimenti per l’ammodernamento delle reti acquedottistiche, di fognatura e depurazione e per nuove case dell’acqua saliranno a quasi 230 milioni di euro - conclude De Girolamo - Numeri che testimoniano come la Toscana risponda alle esigenze del servizio idrico a livello regionale, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che sempre più frequentemente provocano alluvioni, frane, smottamenti con risvolti gravi in campo idrico".