Cronaca

E' stato un vigilante ad investire il rapinatore

La guardia giurata è stata fermata dalla squadra mobile di Prato con l'accusa di omicidio colposo e dopo due ore di interrogatorio ha confessato

La prima pista era che potesse trattarsi di una vendetta di qualche orientale per aver rapinato un chiosco gestito da un cinese. Ma a investire e a uccidere Vito Sacco, 48 anni, per gli inquirenti è stata una guardia giurata italiana che voleva fermare l'uomo seguendolo con l'auto ma alla fine lo ha investito uccidendolo e spaventato è poi fuggito.

Grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza gli investigatori della squadra mobile di Prato, coordinati dal pm Antonio Sangermano, sono riusciti a risalire alla guardia giurata e in serata c'è stato il fermo. 

Durante la notte la guardia giurata stava effettuando con l'auto di servizio il suo giro di lavoro, avrebbe visto quanto stava accadendo ed è intervenuta, ma nel tentativo di fermare la fuga del 48enne lo ha travolto. Intanto, in giornata, la squadra mobile ha rintracciato i due complici che poi sono stati portati in questura, interrogati e sottoposti a fermo per la rapina al chiosco cinese.

Sacco, insieme a due complici, aveva messo a segno il colpo a "La bottega dei panini", un furgone-chiosco lungo la via Toscana, nella zona del Macrolotto Uno,

Dalla rapina i tre però hanno incassato pochi spiccioli, sei euro. Mentre il complice italiano aspettava in auto, ad agire sarebbero stati Sacco e un marocchino, armati di una pistola giocattolo e un martello con cui avrebbero aggredito uno dei due orientali che ora è in prognosi riservata.