Cronaca

Schianto aereo, ipotesi difetto software di volo

Il difetto riguarderebbe il sistema di protezione dell'inviluppo di volo. Trovate le due scatole nere. In Italia ce ne sono 3 di Boeing 737 Max

Una delle ipotesi più accreditate sull'incidente del Boeing 737 Max dell'Ethiopian Airlines, che è costato la vita a 157 persone tra cui otto italiani, sarebbe un malfunzionamento del software che gestisce i dati relativi al sistema di protezione dell'inviluppo di volo, come la relazione fra l'angolo di attacco dell'ala, la velocità e il flusso di aria. 

A suggerire l'ipotesi le forti anlaogie con un altro terribile incidente aereo, quello avvenuto il 29 ottobre 2018 in Indonesia. Anche qui a precipitare lo stesso tipo di Boeing, un 737 max.

L'aereo dell'Ethiopian Airlines è precipitato ieri dopo circa sei minuti dal decollo da Addis Abeba, Etiopia. Il volo era diretto a Nairobi, in Kenia (vedi articoli collegati). Nello schianto sono morti anche due toscani, Carlo Spini e la moglie Gabriella Viciani di Sansepolcro, Arezzo.

Intanto sono state ritrovate le due scatola nere, una delle due sarebbe parzialmente danneggiata.

Sul fatto è intervunta anche Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile italiana, informando che nella flotta italiana ci sono tre Boeing 737 Max, in uso alla compagnia Air Italy.

Enac conferma, in una nota, che "il vettore italiano opera in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dall'ente americano Federal Aviation Administration, dopo l'analogo incidente in Indonesia nell'ottobre 2018".