Economia

Adf e Sat, firmato l'atto di fusione

Tra meno di due settimane Toscana aeroporti debutterà in borsa: entro giugno sarà eletto il nuovo cda che dovrebbe avere Carrai presidente e Giani Ad

Gli atti formali ormai sono finiti, Toscana aeroporti è una realtà. Per vederla indicizzata in borsa si dovrà aspettare il quinto giorno di apertura di Piazza Affari dopo l'iscrizione della società nel registro delle imprese, dopodiché Sat, che formalmente ingloberà Adf, subentrerà alla società di gestione dello scalo fiorentino in tutti i rapporti giuridici.

A quel punto i due cda si scioglieranno e verrà convocata l'assemblea dei soci che eleggerà il nuovo consiglio di amministrazione, indicativamente entro fine giugno: 15 membri in tutto, 9 espressione del socio di maggioranza - Corporacion America - e 6 degli altri soci.

Con buone probabilità le due poltrone più importanti, quella di presidente e quella di amministratore delegato andranno la prima all'attuale presidente di Adf, Marco Carrai, e la seconda a Gina Giani, che dal 2009 è l'ad della società che gestisce il Galilei di Pisa.

Non sarà però un consiglio monocratico, con tutto il potere nelle mani dell'Ad. Altri due consiglieri riceveranno deleghe "pesanti": Roberto Naldi, presidente di Corporacion America Italia e Vittorio Fanti, attuale Ad di Peretola, che avrà la delega allo sviluppo del nuovo scalo fiorentino.

E per quanto riguarda il potenziamento dei due aeroporti ecco la situazione. 

Peretola: entro fine mese si dovrebbero concludere le osservazioni alla Scia presentata dalla proprietà che investirà 30 milioni di euro per le opere di mitigazione dell'impatto ambientale, la cifra più alta nella storia degli aeroporti italiani. Entro fine luglio al massimo dovrebbe essere completato l'iter di Valutazione di impatto ambientale e, se daranno esito positivo, potranno partire i lavori per il nuovo aeroporto. 

Galilei: entro fine mese verrà presentato il progetto di espansione del nuovo terminal, che sarà il 60% più grande dell'attuale. Fondamentale a questo punto è raccogliere il contributo dal governo: c'è tempo solo fino al raggiungimento di quota 5 milioni di passeggeri in transito ogni anno per ricevere il 25% dell'investimento previsto, ovvero 15 milioni di euro. 

Con la fusione, che è stata sottoscritta dopo il via libera delle assemblee straordinarie di Adf e Sat, si unificheranno anche i bilanci, compresi quelli da gennaio ad oggi.