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Numeri e tempi per la fusione tra Adf e Sat

Il 2014 sarà l'ultimo anno in cui le società che gestiscono gli scali di Firenze e Pisa presenteranno bilanci indipendenti. Poi addio concorrenza

La redditività del sistema aeroportuale toscano passerà dagli attuali 25 milioni di euro a oltre 80 milioni nel 2028. Le attuali 32 compagnie aeree che insistono sui due aeroporti di Firenze e Pisa diventeranno 45, mentre le destinazioni raggiungibili non saranno più solo 92, ma 130. Tutto questo se le previsioni di incremento del traffico passeggeri in Toscana si concretizzeranno, trasformando le attuali 6 milioni di persone in transito dal Galilei e dal Vespucci, nelle auspicate 11,5 milioni.

Numeri importanti, snocciolati dal numero uno di Corporacion America Italia, Roberto Naldi, nel corso della presentazione a Palazzo Vecchio del masterplan per lo sviluppo dell'aeroporto di Firenze. 
Per dare concretezza a queste previsioni, però, è necessario dare vita al più presto alla fusione tra le due società che gestiscono gli aeroporti toscani, Sat e Adf. "Fusione e non creazione di una holding - ha specificato Naldi - perchè in questo modo finisce la competizione tra i due aeroporti". I tempi sono quelli già noti: il 19 dicembre il prospetto di fusione arriverà nei due cda delle società per una prima approvazione. Dopodichè, entro gennaio del prossimo anno, sarà l'assemblea congiunta a dare il via libera alla fusione. Di conseguenza il 2014 sarà l'ultimo anno in cui Adf e Sat presenteranno bilanci indipendenti.

Il piano di investimenti per le due società che si apprestano a iniziare i lavori per l'ampliamento dei rispettivi scali è importante. Per Firenze si tratta di 300 milioni di euro, per Pisa, che alla fine vedrà realizzarsi una pista di 3000 metri e un terminal di classe A per 6 milioni di passeggeri, si parla di 260 milioni. In entrambi i casi le società verseranno circa la metà della somma, il resto spetterà al pubblico. 

I benefici però, almeno sulla carta sono innegabili. Come ha sottolineato Enac, infatti, le ricerche internazionali certificano che ogni milione di passeggeri in più assicura un incremento di 1000 posti di lavoro sul territorio e circa 800 milioni di euro di indotto.

Fondamentali a questo punto diventano anche le infrastrutture di collegamento tra i due scali e tra gli aeroporti e i rispettivi centri abitati: a Pisa il people mover diventerà realtà nel 2015, mentre 2 anni più tardi verrà completata la Tramvia a Firenze. "Servirà poi - ha concluso Naldi - un potenziamento dei collegamenti ferroviari tra le due stazioni, con treni frequenti di cui alcuni espressamente dedicati ai passeggeri dei due aeroporti".