Politica

Aggressione alle Cascine, Scatizzi: "Allarme sicurezza"

Una delle vittime racconta: "Ci hanno preso a morsi, calci e pugni. Non ci sentiamo tutelati". La candidata sindaco Ncd-Udc: "Tolleranza zero"

Il primo maggio scorso verso le 15 Lucia (nome di fantasia), titolare di una bancarella del mercato interno al parco delle Cascine di Firenze, è stata aggredita insieme alla figlia Marta (altro nome di fantasia) e al figlio da un gruppo di nordafricani, riportando lividi, tagli e abrasioni su tutto il corpo. 
Per raccontare come è andata l'aggressione, hanno scelto il comitato elettorale di Gianna Scatizzi, candidata sindaco per la lista Ncd-Udc.
"Probabilmente l'episodio non è stato percepito in tutta la sua gravità - ha sottolineato Marta - Mia madre è dovuta tornare all'ospedale il 4 maggio per una microfrattura all'altezza delle costole e io e mio fratello siamo pieni di lividi". A supporto del racconto le due donne hanno portato alcune fotografie che, tra le altre cose, mettono in evidenza il taglio sulla testa di Lucia, provocato, secondo le ricostruzioni di vittime, testimoni e forze dell'ordine, dal tacco della scarpa di uno degli aggressori.
"Si tratta di un episodio gravissimo - ha commentato Scatizzi - anche perchè è avvenuto mentre la donna e i suoi figli stavano lavorando. Eppure esiste un regolamento della polizia urbana che tutela le persone sul loro posto di lavoro. Basterebbe applicarlo". E comunque, ha concluso Scatizzi "Siamo per una Firenze accogliente verso gli immigrati che vengono qui per lavorare, ma useremo il pugno di ferro verso chi si macchia di azioni criminali".