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Al via il recupero delle ecoballe disperse in mare

Tre navi della Marina militare e la Guardia costiera pronte a iniziare la ricerca e il recupero delle balle di combustibile cadute dalla motonave Ivy

I subacquei della Marina Militare, le tre navi specializzate "Tedeschi", "Rimini" e "Caprera" e i mezzi della Guardia costiera sono pronti a iniziare le operazioni di recupero delle ecoballe disperse in mare nel golfo di Follonica dalla motonave Ivy cinque anni fa.

Le attività, che inizieranno immediatamente, prevedono l’impiego del cacciamine Rimini per fornire ai palombari la precisa posizione di ciascuna eco-balla e consentirne il recupero attraverso una particolare procedura finalizzata a limitare al massimo la dispersione di materiale. 

Una volta giunte in superficie, le ecoballe verranno imbarcate sulla nave Caprera che provvederà a contenerle a bordo fino alla loro consegna all’impresa individuata per il loro smaltimento. 

La Guardia Costiera garantirà la garanzie di sicurezza della navigazione nell'area delle operazioni.

Le delicate operazioni subacquee si svilupperanno attraverso due distinte fasi d’intervento. 

La prima, effettuata a una profondità di lavoro inferiore ai 60 metri, prevederà immersioni in libera dei palombari attraverso il supporto di nave Tedeschi che, per l’occasione, imbarcherà una camera di decompressione per garantire lo svolgimento delle attività in piena sicurezza.

La seconda fase sarà svolta nei fondali superiori ai 60 metri di profondità grazie all’ausilio della nave Anteo che, attraverso le proprie apparecchiature subacquee per immersione profonda ed alla tecnica dell’immersione in saturazione, permetterà agli operatori di concludere il lavoro recuperando le rimanenti ecoballe rinvenute in alto fondale.