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Alfano: "Obiettivo è un Expo in sicurezza"

Il ministro dell'interno annuncia il dispiegamento di 4.800 uomini sul campo. Espulsi 26 sospetti, tra cui ieri l'imam di Lucca: "Incitava all'odio"

"Ho espulso l'imam di Lucca per evitare che continuasse un'opera di incitamento all'odio". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, oggi a Firenze per la due giorni fiorentina di lancio dell'Expo, ha spiegato le ragioni del provvedimento deciso ieri dal Viminale. "Abbiamo individuato - ha spiegato il titolare degli Interni - delle chiare evidenze di azioni di radicalismo e di radicalizzazione estrema e anche di proselitismo . In tutti i casi non si puo' inneggiare all'odio nel nostro Paese". 

Ad un mese dalla manifestazione milanese, la questione sicurezza è in cima alle priorità: "Vogliamo dimostrare che l'Italia affronta la grande sfida dell'Expo in piena sicurezza" ha detto Alfano facendo il punto sulle alcune delle azioni di prevenzione messe in campo: finora 26 i sospettati di radicalismo violento espulsi dal Viminale, tra cui l'imam di Lucca. Inoltre Alfano ha ricordato che nel decreto approvato nel mese scorso contro il terrorismo è stata avviata l'operazione "strade sicure": "4.800 soldati presidieranno i presidi sensibili - ha detto il ministro - dandoci la possibilità di liberare delle risorse umane, di polizia, carabinieri e Gdf, che potranno essere applicate al controllo del territorio".

L'attenzione governo rimane comunque alta anche se non ci sono allarmi specifici sul fronte terrorismo . "Non si può affermare che ci sia un Paese a rischio zero nessun Paese del mondo può dirsi a rischio zero - avverte Alfano - ma non abbiamo traccia di una organizzazione precisa, di una minaccia, di un evento terroristico. Ma stiamo lavorando con vigilanza e prevenzione, con le espulsioni. Crediamo che il radicalismo e l'estremismo vadano stroncati alla base".