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Allarme predatori nelle campagne toscane

La Regione al fianco degli agricoltori: il primo agosto si apre la caccia agli ibirdi. Pronti 400mila euro per risarcire chi ha subito danni

E' un triplice impegno quello che si è assunto l'assessore all'Agricoltura Marco Remaschi davanti alle associazioni di agricoltori riunite oggi a Firenze. 

Per prima cosa dare il via alla cattura degli ibridi e dei canidi, così come previsto dal piano concordato nella scorsa legislatura fra la Regione e le associazioni interessate. 

Dopodichè l'assessore si è detto disponibile ad aprire un percorso per rivedere la convenzione di Berna sulla tutela del lupo. Un punto questo che vede in prima linea lo stesso ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, che il 19 settembre incontrerà i suoi colleghi spagnoli e francesi per discutere della questione. 

L'ultimo punto riguarda un intervento sul sistema bancario per aiutare le imprese in difficoltà. L'idea è quella di fare pressioni per il superamento del regime "de minimis", che limita a 15 mila euro in 3 anni la possibilità per le imprese di ricevere aiuti.

Tutto questo alla luce del fatto che, come ha sottolineato Remaschi, negli ultimi anni il numero di predatori in Toscana è cresciuto del 30% circa: nel 2013 si contavano 73 nuclei.

Un aumento che ha determinato un allarme nelle campagne, come ha ricordato la Coldiretti. "Le situazioni più drammatiche nel grossetano e senese ma stiamo parlando di una emergenza diffusa e marcata su tutto il territorio - ha commentato Tullio Marcelli, presidente della categoria -. Non conosco allevatore che, in questi anni, non abbia subito almeno un attacco”.

E chi gli attacchi li ha subiti guarda con interesse ai risarcimenti. Nel 2014 sono state risarcite tutte le domande presentate, per un totale di 536 mila euro. Per l'anno in corso al momento sono disponibili 400mila euro, che visto l'incremento degli attacchi non basteranno, ma intanto questi saranno elargiti quanto prima.