Attualità

Gli operai esasperati bloccano un ponte all'Avenza

Trecento dipendenti delle ditte alluvionate hanno manifestato per chiedere la riapertura delle loro aziende. Massima allerta meteo per domani

Non si ferma la mobilitazione dei cittadini di Carrara contro  le istituzioni che non hanno provveduto in questi anni a mettere il territorio in sicurezza dal rischio alluvioni, a partire dagli argini del Carrione, ricostruiti solo sette anni fa e distrutti dalla piena di mercoledì scorso.

Dopo l'assedio ad alta tensione del municipio, la contestazione al sindaco e l'occupazione della sala di rappresentanza del Comune dove cinquanta cittadini hanno trascorso la notte, oggi alcune centinaia di operai delle aziende gravemente danneggiate dall'esondazione del  Carrione hanno manifestato per chiedere alle istituzioni la realizzazione di una strada temporanea che permetta alle imprese di riprendere l'attivitá produttiva. Si tratta per lo più di marmisti e operai delle segherie della zona che, in un volantino distribuito in occasione della protesta, hanno spiegato che un imprenditore locale sarebbe disposto ad anticipare le spese per la costruzione di un collegamento alternativo. Tuttavia il Comune non avrebbe ancora dato "le autorizzazioni necessarie".

Nel frattempo la protezione civile ha diramato un nuova allerta di massimo livello per la giornata di domani. Un'altra perturbazione atlantica piomberà sull'Italia e, in Toscana, porterà piogge intense e molto abbondanti soprattutto sulle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e sull'arcipelago toscano.

Allarme rosso per le bombe d'acqua che faranno innalzare il livello di fiumi e torrenti. I bacini maggiormente a rischio esondazione sono quelli del Magra, del Versilia e quelli dei corsi d'acqua sulle isole.