Attualità

Ambulanze e telepass, nuova mobilitazione

Misericordie e Pubbliche Assistenze annunciano per i primi di marzo clamorose azioni di protesta. Appello al governatore Rossi e ai parlamentari

Dall'inizio dell'anno il vecchio telepass fornito gratuitamente dai gestori delle autostrade alle associazioni di volontariato è stato disabilitato ed è entrato in vigore un nuovo sistema per cui ogni associazione (in Toscana sono circa 500) deve installare un nuovo dispositivo e, al termine di ogni servizio, certificare su un portale web il tipo di trasporto effettuato, segnalando se rientra nei casi per cui è prevista l'esenzione.  

"Una burocrazia insostenibile, soprattutto per le associazioni più piccole - spiegano i presidenti di Pubbliche Assistenze e Misericordie Attlio Farnesi e Alberto Corsinovi -  che dovrebbero avere nella loro struttura personale appositamente formato e dedicato".

In alternativa le ambulanze devono attendere al casello che l'operatore di Autostrade apra il varco, perdendo attimi preziosi.  "Dopo il primo episodio di qualche settimana fa, con un paziente infartuato bloccato al casello per la nuova disciplina sul Telepass - dicono le associazioni - la situazione non è migliorata".

Di qui la decisione di organizzare per i primi di marzo una protesta plateale portando in piazza i mezzi di soccorso "per raccontare alla cittadinanza cosa sta succedendo".

E' invece di ieri l'appello di Farnesi e Corsinovi al presidente della Regione, Enrico Rossi, e ai parlamentari eletti in Toscana. «L'atteggiamento di Autostrade mette a rischio il diritto alla salute di ogni persona nella nostra regione - si legge nella lettera - e danneggia i volontari e le associazioni parificando la loro attività a quella di una mera attività commerciale, annullando contenuti e valore aggiunto insiti nella loro opera"

Farnesi e Corsinovi hanno invitato Rossi e i parlamentari a schierarsi al fianco del volontariato durante la manifestazione e a intervenire direttamente nei confronti di Autostrade per l'Italia per dare un segnale di coesione del sistema sociale toscano.