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Morto Vasco Spennacchi, mito del ciclismo

E' scomparso a ottantuno anni Vasco Spennacchi, mito del ciclismo dilettantistico. L'ultimo saluto mercoledì a Campiglia d'Orcia

Un malore improvviso qualche giorno fa, la corsa in ospedale a Siena e le cure intensive non sono servite a Vasco Spennacchi, mito del ciclismo dilettantistico della provincia senese, e non solo, che se n’è andato nel pomeriggio di lunedì. 

Ottantuno anni ben portati e una presenza costante sulle strade della Val d’Orcia e nelle gare per la sua categoria fino ai giorni precedenti l’inatteso epilogo, avrebbe partecipato domenica scorsa anche alla gran fondo dedicata a Primo Volpi, divenuto quest’ultimo professionista ai tempi di Bartali e Coppi e nato anche lui nel comune di Castiglione d’Orcia. 

Vasco amava molto la bicicletta e non perdeva occasione per macinare decine e decine di chilometri, come allenamento certo, ma non di meno per il piacere che provava nel salire sulle due ruote e pedalare. 

Innumerevoli le vittorie e i premi raccolti nella sua lunghissima carriera, così come la partecipazione a gare prestigiose (negli ultimi anni anche l’Eroica nel Chianti). 

Negli anni '70 punta di diamante della “Orciamobili” di Ottorino Terzuoli a Castiglione, successivamente con la “Etruria” di Varis Agnelli a San Quirico d’Orcia, lasciava spesso a bocca aperta e dietro di sé anche colleghi e ciclisti più giovani di lui durante le lunghe “passeggiate” per la Val d’Orcia. 

Mercoledì 14 giugno alle 16,30 è previsto l’ultimo saluto nella chiesa di Bagni San Filippo, poi la tumulazione nel camposanto della vicina Campiglia d’Orcia. 

Vasco Spennacchi (foto Fabio Pellegrini)