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Anci fa i conti con la spending review

L'associazione regionale dei comuni ha approvato il bilancio preventivo 2015: meno spese e si pensa alla fusione con Upi, Legautonomie e Uncem Toscana

Sobrietà. E' questa la parola d'ordine lanciata dalla presidente dell'Anci Toscana, il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti,  alla'apertura dei lavori dell'Assemblea dei comuni toscani.

"Anche Anci - ha detto Biagiotti - deve fare la sua parte". Ecco allora che il bilancio previsionale per il 2015, approvato con la sola astensione di due sindaci, prevede per il prossimo anno una razionalizzazione delle spese sia per l'attività dell'associazione che per il personale. Con la nuova gestione, infatti, la macchina di Anci Toscana è stata snellita, ma i 10 lavoratori rimasti sono stati regolarizzati, anche grazie al Jobs Act. Anci sta anche lavorando per trovare una nuova sede, visto che quella attuale è molto cara, e in questo senso le trattative con il Comune di Firenze per individuare una struttura adeguata sono in corso.

Ma la spending review che ha in mente la presidente di Anci non è solo contabile, ma politica. Da un lato l'associazione dei comuni punta a fondersi con Upi, l'Unione delle province toscane, e con Legautonomie. Queste due realtà sono pronte a "farsi assorbire da Anci", mentre Uncem, l'Unione dei comuni montani, deve ancora deliberare questo passaggio a livello nazionale.

L'altra spending review interessa la riforma delle Province. Anci Toscana ha concluso la ricognizione in tutte le Province per ragionare del passaggio delle funzioni che non sono state trasferite alle Regioni (sport, turismo, foreste). "La legge c'è - ha detto Biagiotti - ma noi vorremmo che queste funzioni venissero gestite dai Comuni in forma associata perchè questo è l'unico modo per garantire i servizi al netto della riduzione delle risorse".