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Caretta Caretta, schiusa attesa per inizio agosto

​Per il sesto anno consecutivo gli esemplari di caretta caretta hanno scelto la parte sud del Santuario dei cetacei come luogo di nidificazione

Quella rinvenuta ieri sulla spiaggia di Cecina è la prima nidificazione di caretta caretta del 2019 rinvenuta in Toscana.

L'Osservatorio toscano per la biodiversità, attraverso l'associazione Tartamare che si è recata subito sul posto insieme agli esponenti dell'Ufficio locale marittimo di Cecina, hanno confermato la presenza della camera di incubazione.

Messe già a punto le procedure di sicurezza previste dalle Linee guida ministeriali che metteranno il nido in protezione. Nei prossimi giorni saranno definiti i dettagli e tutte le operazioni tecniche da parte degli esperti, tali da custodire il nido nelle condizioni migliori (temperatura, sabbia, stato delle spiaggia) e in sicurezza.

L'incubazione varia mediamente tra i 45 ed i 60 giorni. Quindi, in base alla stima e se tutto procederà regolarmente, le uova dovrebbero schiudersi i primi giorni del mese di agosto.

Come già accaduto in passato, saranno svolti, da Arpat e dall'Osservatorio toscano della biodiversità moduli di formazione sul posto per preparare i volontari all'evento della schiusa e fornire informazioni a tutti i turisti e cittadini riguardo a quanto sta accadendo sulla spiaggia di Cecina Mare.

La prima nidificazione segnalata in Toscana risale al 2013 a Scarlino, nel 2015 poi sul Tombolo della Giannella dove tra il 6 ed il 10 settembre hanno visto la luce 63 piccole tartarughe; nel 2016 quindi a Capalbio dove è stato presidiato un sito di nidificazione a seguito di un documentato avvistamento che però non ha dato seguito a nessuna schiusa; c'è stata poi la grande nidificazione del 2017 a Marina di Campo dove vennero alla luce 103 esemplari.

L'anno scorso, ben quattro sono state le nidificazioni, una a San Vincenzo dove sono nate 50 tartarughine, due vicino a Rosignano dove ne sono uscite 10 e infine quella sulla spiaggia di Straccoligno, sull'isola d'Elba, dalla quale sono venti alla luce altri 50 piccoli esemplari.

Prosegue intanto l'attività della Regione Toscana per il controllo di tutto il litorale toscano. La Rete regionale toscana ha avviato il presidio delle aree a possibile nidificazione - con il contributo di associazioni ambientaliste, Ente parco della Maremma, ARPAT, Direzione Marittima, IZSLT e Università toscane - così come procedono gli interventi sugli spiaggiamenti, coordinati dal Settore tutela della natura e del mare della Regione.