Attualità

Tarta Augusta dopo le cure torna in libertà

La tartaruga marina è stata rimessa in mare a largo del porto di Talamone dopo oltre due mesi di cure al carapace, fratturato e deformato

Augusta in viaggio verso il mare aperto

Quando il 16 agosto l'avevano recuperata, la tartaruga marina ribattezzata Augusta aveva il carapace messo malino: coperto di alghe per l'eccessiva esposizione al sole e deformato per via di una vecchia frattura. Curata, riabilitata, rimessa in sesto come nuova, stamani l'esemplare di Caretta caretta è stato rimesso in mare al largo del porto di Talamone.

La speranza è che torni a nidificare su quelle coste da cui è stata restituita alla sua libertà dopo che dal 17 agosto scorso era giunta al centro Tartanet gestito dal Parco regionale della Maremma. Il recupero, effettuato dalla guardia costiera, era avvenuto il mattino precedente nelle acque dell’area protetta di Pianosa. Era stata poi affidata allo staff dell'Acquario dell'Elba, da cui è stata trasferita al Centro di primo soccorso di Talamone che fa parte della rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità.

La liberazione, riferisce una nota del Parco della Maremma, è avvenuta in piena sicurezza grazie al supporto della capitaneria di porto di Porto Santo Stefano. Vi hanno preso parte la veterinaria del Centro Tartanet di Talamone Chiara Caruso, la presidente del Parco regionale della Maremma Lucia Venturi e la consigliera del Parco Monica Cecconata e anche le scolaresche di Fonteblanda, che hanno salutato Augusta con grande entusiasmo.