Attualità

Falsa eredità e la truffa al parroco è servita

Una coppia è riuscita a incassare sessantamila euro raggirando sacerdoti a cui veniva annunciata un'eredità lasciata da un parrocchiano

Sono stati entrambi denunciati un uomo di 49 anni di Ferrara e la sua complice cinese di 42 che sono riusciti a truffare numerosi parroci residenti nel pistoiese e in altre città come Udine, Ferrara e Brescia.

Lo stratagemma utilizzato dalla coppia era sempre lo stesso: l'uomo, scandagliando notizie sul web e i necrologi pubblicati sulla stampa locale, raccoglieva notizie su persone decedute in tempi recenti. Poi, con la complicità della donna e utilizzando telefoni intestati a stranieri del tutto ignari, contattava il parroco della zona di residenza del defunto. Durante la conversazione telefonica, l'individuo si spacciava per un direttore di banca o per un notaio realmente esistente e annunciava che lo scomparso aveva lasciato alla parrocchia un'eredità di quarantamila euro. Unica condizione per incassare il lascito: effettuare un bonifico di tremila euro per "spese notarili" a un conto corrente fornito dal sedicente notaio. I parroci eseguivano e, non appena i soldi arrivavano a destinazione, sia i truffatori che i denari scomparivano.

Al momento gli investigatori hanno accertato truffe andate a segno con questo sistema per un importo complessivo di circa sessantamila euro ma ritengono che possano esserci altre vittime e le indagini proseguono.