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AnsaldoBreda, la Cgil frena gli entusiasmi

Il sindacato:"si continua a consegnare asset industriali importanti a multinazionali straniere. Ora è importante vigilare sugli impegni occupazionali"

"Trovo discutibili gli entusiasmi degli esponenti di Governo e della politica toscana, come al solito sganciati dai contenuti, ma ancorati alla propaganda per la privatizzazione che non è altro che il perseverare nella consegna di asset industriali importanti, 30 negli ultimi 3 anni, a multinazionali straniere spesso extraeuropee da parte dell'Italia". È il commento di Daniele Quiriconi, della segreteria Cgil Toscana, sulla cessione di AnsaldoBreda da parte di Finmeccanica alla nipponica Hitachi.

"Nello stesso tempo trovo sinceramente poco credibile e poco più che di bandiera la richiesta di intervento del Governo che blocchi la cessione", ha aggiunto Quiriconi.

Secondo la Cgil in questa nuova fase serve un territorio, nell'espressione dei suoi vari livelli di governo, che vigili sugli impegni occupazionali e sui necessari  investimenti sia per quanto riguarda i processi che sui prodotti. 

"Senza questo - prosegue Quiriconi - AnsaldoBreda morirà, come stava morendo. Il sindacato dovrà essere capace in un nuovo contesto di un maggior ruolo magari accordando i suoni non solo di una gestione unitaria della vertenza, ma anche ricomponendo un dualismo nazionale/territorio, categoria/confederazione che è la cifra di questi anni e che in più di un'occasione ha fatto dire cose diverse. Tutto il resto, anche le sottolineature di questi giorni sui giornali o sul silenzio di questo o di quello sono solo campagna elettorale".