C'è un inquilino insolito, quest'inverno, sull'Italia e sulla Toscana: è l'anticiclone africano, presenza consueta durante i mesi estivi ma inedito protagonista di un Natale e Capodanno che hanno visto temperature di sapor primaverile, oltre la media del periodo di svariati gradi. E ancora così, secondo i previsori, sarà almeno fino a Befana.
Ma cos'è un anticiclone, e perché innalza le temperature? Meccanicamente è semplice: l'anticiclone si caratterizza infatti per moti d'aria di subsidenza, in pratica lenti e discendenti. Il riscaldamento avviene in virtù della compressione generata verso il suolo - alta pressione per l'appunto - dove resta come schiacciato il calore. Il tempo dunque nella zona in cui permane l'anticiclone è stabile e caldo.
L'anticiclone tuttavia non porta pari effetti in tutte le aree su cui si stende: sistema chiuso, la pressione infatti è massima al suo centro e via via scende man mano verso la periferia dell'anticiclone stesso. Il sistema ruota: lo fa in senso orario nell'emisfero nord della Terra, e in senso antiorario nell'emisfero sud.
Ha un suo contrario, che è il ciclone portatore di bassa pressione, caratterizzato da moti ascensionali e che ruota in senso opposto: antiorario nell'emisfero boreale, orario in quello australe.