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"In autunno bollette del gas più che raddoppiate"

L'Autorità di regolazione per l'energia: "Le quotazioni sono alle stelle, si arriverà a livelli insostenibili". Come uscirne? Intanto consumare meno

Un metanodotto - foto di repertorio

La crisi di governo e la campagna elettorale hano distolto l'attenzione, almeno parzialmente, sul problema dei costi esorbitanti dell'energia. A richiamare governo e parlamento sul punto in questione ci ha pensato l'Autorirà di regolazione per l'energia (Srera) che, in un documento inviato a Montecitorio, Palazzo Chigi e Palazzo Madama il 29 Luglio scorso, lancia un gigantesco allarme in previsione del prossimo autunno.

"In ragione dell’attuale andamento dei prezzi del mercato all’ingrosso, per il trimestre ottobre - dicembre 2022, è atteso, laddove dovessero mantenersi i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni, un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie, stimabile oggi di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso - si legge nel documento - Pur in presenza dei previsti interventi da parte del Governo a riduzione di tali variazioni, questi non potrebbero evitare variazioni dei costi mai verificatesi".

"Tali costi risulterebbero difficilmente sostenibili per tutti i consumatori, non solo domestici, con potenziali ripercussioni sulla tenuta dell’intera filiera - scrive ancora l'Arera - In tale drammatico scenario, inoltre, la concentrazione nel mese di agosto degli approvvigionamenti di gas naturale per la fornitura dei clienti in tutela per il trimestre ottobre - dicembre 2022, data la situazione di ridotta liquidità dei prodotti forward, potrebbe creare una ancor più elevata volatilità e un ulteriore incremento dei prezzi".

Secondo l'Autorità italiana per la regolazione dell'energia, il piano europeo per la riduzione volontaria dei consumi approvato dalla Ue, peraltro con numerose deroghe, non è sufficiente e sono di drammatica urgenza ulteriori interventi a livello nazionale ed europeo. In questo senso Arera sollecita l'istituzione di un tetto europeo ai prezzi - peraltro sollecitato da mesi dal premier Mario Draghi -  e altre misure  volte a ripristinare un equilibrio tra domanda e offerta come, ad esempio, campagne di comunicazione per convincere i cittadini a ridurre i consumi, già attuate con buoni risultati in altri Paesi europei, e l’individuazione di meccanismi per la gestione di interventi di contenimento della domanda in caso di emergenza.

In parole povere, al di là degli aiuti governativi, il nuovo decreto è in arrivo entro questa settimana, dobbiamo consumare tutti quanti meno energia se davvero vogliamo scavallare il prossimo inverno senza diventare tutti più poveri.

Qui sotto trovate il documento integrale di Arera, scaricabile.