Cronaca

Anziani truffati dal falso messaggio della banca

Una telefonata o un messaggio sul cellulare invitano a seguire un link dal quale vengono catturate le credenziali di accesso al conto corrente

Il truffatore modifica l'identità telefonica spacciandosi per impiegato di banca e con la scusa di fornire supporto digitale, installa un pericoloso virus informatico nel telefono del malcapitato, rubando i dati sensibili. A lanciare l'allarme sullo spoofing, così è definita la tecnica, è stato il presidente di Anap Confartigianato Arezzo.

Non c'è solo il tradizionale raggiro del falso incidente a destare preoccupazione nella popolazione più anziana, le truffe informatiche sono aumentate negli anni della pandemia ed oggi prendono di sorpresa soprattutto chi ha poca dimestichezza con l'uso del cellulare, i link ed i form da seguire e compilare per accedere a beni e servizi.

Sempre più persone anziane hanno fatto ricorso ai dispositivi con accesso ad internet, utilissimi durante la pandemia per mantenere contatti con amici e familiari, ma pieni di insidie a partite dalla messaggistica, la posta e fino ai social. Basta un semplice messaggio a generare il furto delle credenziali di accesso ad un conto corrente, seguendo il link si arriva a portali del tutto simili agli originali che catturano le informazioni inserite. 

"Non dobbiamo mai abbassare la guardia e mai smettere di dare agli anziani gli strumenti per difendersi dalle truffe" ha commentato il presidente di Anap, Angiolo Galletti che nell'Aretino ha riscontrato "un sempre più elevato numero di anziani che vivono da soli e sono proprio loro ad entrare nel mirino dei truffatori".