Sono in tutto 35 le persone che hanno ricevuto la lettera, datata 17 marzo, dal commissario liquidatore Giuseppe Santoni.
Tra i destinatari ci sono l'ultimo presidente Lorenzo Rosi, i vice Alfredo Berni e Luca Bronchi, il penultimo presidente Giuseppe Fonrasari e l'ex vicepresidente Pierluigi Boschi, padre del ministro Maria Elena.
Tra le motivazioni del dissesto di Banca Etruria, Santoni cita "il depauparamento del patrimonio sociale" mediante consulenze, buoni uscita e "operazioni non trasparenti".
A questo punto gli ex amministratori hanno tempo fino al 17 aprile, dopodiché il commissario liquidatore "passerà alle vie legali".