Mentre la Toscana si prepara ad affrontare domani una giornata d'allerta per forti temporali, un violento nubifragio si è abbattuto ieri sera sulla città di Arezzo e su parte del territorio provinciale, colmando d'acqua i sottopassi dove le auto sono rimaste intrappolate e arrivando ad allagare anche l'ospedale San Donato. Numerosi i danni per locali invasi dall'acqua e alberi abbattuti dal vento.
"Centraline non ufficiali ma posizionate in aree più colpite hanno rilevato picchi del tutto eccezionali con punte fino a 60 millimetri di pioggia in un’ora", ha fatto sapere il Comune di Arezzo.
I vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate, effettuando interventi a ripetizione: 70 solo nella notte. Il comando aretino ha avuto supporto anche da Figline Valdarno con una squadra e un mezzo fuoristrada con motopompe e elettropompe e da altri comandi.
In particolare i vigili del fuoco hanno prestato soccorso a due auto rimaste bloccate nei sottopassi in zona Lebole, i cui conducenti sono stati tratti in salvo.
Tornando all'ospedale, a seguito della bomba d’acqua un corridoio di collegamento tra il 5° e il 6° settore al terzo piano è stato interessato da un’infiltrazione d’acqua. Stessa situazione per un altro corridoio. "Il personale del dipartimento tecnico della Asl Toscana sud est, insieme al personale sanitario, è immediatamente intervenuto per riportare la situazione alla normalità", ha fatto sapere la Asl sud est.
Nella notte gli interventi effettuati dai pompieri sono stati circa 70, concentrati in particolare nella città di Arezzo nelle zone fra via Romana, Tortaia e Pescaiola.
Presso il comando di Arezzo è stata istituita la sala crisi che ha gestito le centinaia di chiamate arrivate alla sala operativa. Per gestire l’emergenza sono stati raddoppiati i turni e arrivate altre squadre dal comando di Firenze e Siena, in totale 8 squadre e 40 unità. Nella notte sono intervenuti anche i volontari di protezione civile che con motopompe hanno svuotato i locali invasi dall’acqua. In mattinata l’emergenza è rientrata.