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Carenza di antinfiammatori e antibiotici, allarme anche in Toscana

La carenza di principi attivi e di materie per il confezionamento sarebbero le principali cause della carenza di scorte di farmaci nelle farmacie

La carenza di farmaci, in particolare antinfiammatori e antibiotici in piena stagione influenzale preoccupa i farmacisti italiani che hanno lanciato un allarme a livello nazionale ma anche locale, con l'Aretino che ha suonato l'allerta in Toscana.

Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale ha puntato il dito sull’aumento dei consumi per determinate classi di farmaci e sui problemi legati alla produzione dei medicinali come la delocalizzazione degli stabilimenti in Cina e India ed i problemi di reperibilità delle materie per il confezionamento.

In Toscana è stato Roberto Giotti a lanciare l'allerta a nome delle Farmacie private “Si accentua sempre di più la mancanza nelle farmacie di farmaci di uso comune e soprattutto stagionali in concomitanza della diffusione della sindrome influenzale e la recrudescenza della pandemia di Covid-19”. 

Ad Arezzo è stata registrata la “Carenza dei principi attivi più richiesti appunto per la notevole diffusione stagionale del virus influenzale e altri virus para influenzali, insieme alle varianti covid, quali cortisonici e antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, ketoprofene, ecc.), antipiretici (paracetamolo) ed alcuni antibiotici (amoxicillina, amoxicillina + acido clavulanico,ecc.), ed espettoranti mucolitici (acetil-cisteina, ambroxolo ec.) sia per bambini che per adulti”.

“Sono mancanti - ha spiegato Giotti - nel ciclo distributivo anche alcuni farmaci per la terapia delle malattie croniche quali ipertensione, cardiovascolari, epilessia, broncopolmonari. In ogni caso, purtroppo, oltre che alla mancanza dei principi attivi per la produzione dei farmaci provenienti principalmente da Cina e India c’è mancanza delle materie prime per il loro confezionamento per essere dispensati, quali vetro per flaconi e alluminio per i blister”.

“I farmacisti costituiscono anche in tale circostanza un punto di riferimento sicuro, competente e sempre disponibile, per consigliare ed orientare i pazienti anche per l'utilizzo di farmaci equivalenti e di alternative terapeutiche o per la preparazione di farmaci galenici in laboratorio, laddove la reperibilità del farmaco dovesse perdurare nel tempo. In ogni caso, vista la complicata situazione, le farmacie ribadiscono l'appello al senso civico e di solidarietà dei cittadini invitandoli al non accaparramento dei farmaci” ha concluso il rappresentante toscano dei farmacisti privati.