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Il mercato dei produttori locali chiude i battenti

Le Logge del Grano e L'Osteria dal 31 dicembre spengono le luci. I lavoratori spiegano i motivi e pensano ad un rilancio in un'altra zona

Il Mercato delle Logge del Grano ad Arezzo

Il Mercato Logge del Grano e L’Osteria del Mercato di Arezzo dal 31 Dicembre chiuderanno le porte. Le luci si spegneranno di nuovo dopo il recupero che qualche anno fa aveva riportato a nuova vita questo edificio storico del cuore e della vita cittadina.

“Il 2 Gennaio il Mercato non aprirà al pubblico, ma dalle 9 alle 13 i produttori del Mercato svuoteranno i loro scaffali e verranno esposti nelle vetrine i contatti di tutte le aziende che si rendono disponibili per la fornitura dei loro prodotti per cercare di sopperire ad ogni modo all’interruzione di un servizio in cui abbiamo sempre creduto” spiegano in coro le circa 70 aziende coinvolte che già, tuttavia, stanno pensando a un piano di rilancio in un'altra forma e luogo della città.

"La Rete ha cercato di avere un approccio collaborativo e costruttivo con il Comune, ritenendo il Mercato un bene della comunità. Evidentemente il Comune non ritiene il Mercato importante. Fin dall’apertura non ha mai dato risposte, ha rimbalzato le problematiche e ha rigettato tutti i progetti di sviluppo strutturale ed economico del Mercato. Negli anni la Rete ha proposto al Comune numerosi progetti per lo sviluppo economico e il miglioramento strutturale dell’edificio anche intervenendo con importanti risorse messe a disposizione dai soci. Il Comune ha ripetutamente bocciato tutte le proposte che avrebbero potuto generare valore all’immobile e rendita al Mercato" così il Presidente del Comitato Logge del Grano, Antonio Tonioni.

Ora la speranza delle oltre 70 aziende della Rete resta nell’ultimo appello che il Comune potrà accogliere partecipando al tavolo di confronto prima della chiusura, in alternativa la sorte è quella predetta anche se le aziende stesse stanno già discutendo di un possibile piano di rilancio individuando una nuova struttura e una nuova gestione della Rete Logge del Grano.