Attualità

Attacco nazifascista nella diretta online per la Memoria

Hacker hanno disseminato di svastiche, canti fascisti e insulti la diretta su Meet dedicata alla giornata della Memoria. Condanna di Giani e Nardini

Un'incursione di hacker nazifascisti durante la diretta su Meet organizzata per la Giornata della Memoria. Insulti, minacce, cori fascisti, disegni di svastiche sono continuati per più di un'ora prendendo di mira anche il giornalista Marco Botti che stava conducendo la 'passeggiata virtuale' nei luoghi dell'antica comunità ebraica aretina. Un appuntamento legato alla Giornata della Memoria e organizzato da Unicoop.

Solidarietà arriva dal presidente Eugenio Giani e dell'assessora alla memoria Alessandra Nardini al giornalista condannando anche l'atto in sé: "Esprimo solidarietà a nome mio personale e dell'intera comunità toscana che rappresento a Marco Botti - dichiara Giani -. Ogni iniziativa che ricordi l'orrore nazifascista dei campi di sterminio è meritevole, giacchè solo la memoria può salvarci da ogni tentativo di violenza, dandoci il coraggio e la forza di reagire sempre, anche in nome dell'amore e del rispetto per chi non c'è più, caduto vittima di persecuzioni di regime". Giani conclude con "la ferma condanna e l'augurio che siano presto identificati i responsabili".

"Voglio esprimere anch'io solidarietà a Marco Botti e ringraziare la sezione soci Arezzo di Unicoop Firenze per aver organizzato questa importante passeggiata virtuale - afferma Nardini -. Coltivare e preservare la Memoria è l'anticorpo, per usare un linguaggio che ben si adatta al momento, più potente che abbiamo contro i pericolosi e squallidi rigurgiti nazifascisti. Conoscere ciò che è stato, le pagine più buie e vergognose della storia, per impedire che possa accadere di nuovo. Questo è l'impegno che come Regione Toscana continueremo a portare avanti con ancora maggiore determinazione".