Cronaca

Maria, colpita più volte alla testa e strangolata

I risultati dell'autopsia effettuata sulla salma di Maria Aparecida Venancio Sousa, uccisa nella sua casa di Arezzo, confermano la morte violenta

Uccisa con due, tre colpi inferti con violenza sulla testa, e poi strangolata dal suo assassino con quel laccio stretto intorno al collo, che l'ha asfissiata fino a toglierle il respiro. Sarebbero queste le cause della morte di Maria Aparecida Venancio Sousa, la prostituta di 60 anni brasiliana, trovata morta legata con un laccio al collo al letto nell'appartamento di via Della Robbia ad Arezzo, dove viveva da tempo. 

I risultati arrivano in serata, e oltre alle cause della morte, hanno dato anche un altro punto fondamentale nelle indagini portate avanti dagli investigatori della polizia, un arco di tempo preciso nel quale Maria è stata uccisa. Secondo le analisi sarebbe stata uccisa tra la mezzanotte e le tre del 26 agosto. 

Sempre secondo le indagini della squadra mobile di Arezzo Maria in quell'appartamento portava i suoi clienti e forse tra i numeri del suo cellulare c'è anche quello dell'assassino. La pista che stanno seguendo gli investigatori è quella di un litigio, che magari Maria ha avuto con un cliente. Non si esclude neanche un gioco erotico finito male, ma è un'ipotesi che resta molto marginale. 

Adesso nelle mani della scientifica oltre alle impronte, la saliva, I capelli trovati sul luogo del delitto, c'è anche lo scontrino della pizzeria dove Maria aveva mangiato la sera prima. 

Tutte tracce che aiuteranno gli investigatori, guidati dal pm Chiara Pistolesi, a dare un volto e un nome all'assasino di Maria.