Prima l'incontro con Papa Leone XIV in Vaticano, poi il volo in elicottero: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato in Toscana verso mezzogiorno per inaugurare alla cittadella della pace di Rondine, ad Arezzo, la nuova edizione del festival internazionale del conflitto YouTopic Fest.
La kermesse, destinata a chiudersi domenica prossima, si intitola ImmaginAzione ed è articolata in panel, workshop, mostre, incontri e momenti artistici con ospiti di spessore da tutto il mondo e al centro una sola domanda: come far avanzare i sogni che cambiano il mondo e cacciano gli incubi?
Stamani, alla marcia di avvio della tre giorni hanno preso parte 8.000 giovani e non solo. Il corteo è stato un tripudio di cartelli contro i conflitti e bandiere arcobaleno della pace. In testa uno striscione con su scritto "In cammino per la pace, insieme contro l'indifferenza".
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Il presidente Mattarella è stato accolto a Rondine da un'ovazione. Ad attenderlo c'erano i figli della senatrice a vita Liliana Segre, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal presidente della Cittadella Franco Vaccari, fondatore di quella realtà di pace, insieme con altre autorità civili e religiose.
Presenti il presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli il prefetto Clemente Di Nuzzo, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro monsignor Andrea Migliavacca, il cardinale Gualtiero Bassetti e il segretario generale della Cei monsignor Giuseppe Baturi, nonché il presidente della Fondazione Cr Firenze Bernabò Bocca e una rappresentanza di eurodeputati della circoscrizione Italia Centrale.
Poi l'incontro con i giovani nell'arena di Janine. A prendere la parola Bernadette, studentessa del Mali, e due giovani italiani. Poi, in uno spazio di confronto a porte chiuse, ecco il faccia a faccia fra il presidente Mattarella e una cinquantina di ragazzi e ragazze in forma privata.
Il Presidente della Repubblica ha dialogato con giovani e studenti sui temi della pace e dell'Europa, il cui compito, ha sottolineato il Capo dello Stato, è quello di "Divenire uno dei perni della mediazione internazionale" per "ridisegnare insieme un nuovo sistema si sicurezza, coesistenza e collaborazione" che allontani "gli spettri della guerra e del contrasto".
"La pace è un progetto condiviso tra persone e istituzioni. Dopo una guerra sanguinosa - ha detto Mattarella- la nostra Costituzione è nata sotto l'insegna di una collaborazione internazionale. Un capovolgimento che ha unito il percorso dei Paesi europei".
Nel pomeriggio, il Festival è proseguito con un fitto calendario di eventi, a partire dal workshop “Immagina il futuro, l’educazione alla pace e alla trasformazione dei conflitti per la Toscana di domani” con la presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, che ha messo in luce l’impegno della Regione Toscana in ambito educativo e culturale per generare comunità resilienti, inclusive e orientate alla convivenza. Tra i temi trattati: il ruolo dell’arte, della scuola e delle istituzioni nella formazione di cittadini consapevoli e promotori di pace.
“Rondine oggi vola in alto e diffonde con più forza il suo messaggio di pace. La partecipazione del Capo dello Stato - ha detto il governatore Giani - sottolinea quanto sia conosciuta e apprezzata anche a livello nazionale l’esperienza di Rondine ed il messaggio di pace che da essa proviene, un messaggio che si associa ai valori fondanti della nostra Costituzione e che vorremmo potesse ispirare la politica internazionale”.
Poi l'annuncio che proprio dalla Regione arriveranno 100mila euro a sostegno dei corsi di educazione alla pace.
"La Regione Toscana – ha annunciato il presidente - sosterrà questa realtà ed il suo straordinario operato con 100.000 euro in due anni per l’organizzazione di corsi per l’educazione alla pace, ovvero corsi per dare un metodo e formare giovani ‘Ambasciatori’ del dialogo e della conciliazione, un sistema che si basa sul rapporto verso l’altro e il rispetto, per una pace che si ottiene attraverso le relazioni umane. Il fatto che questo metodo entri nella formazione professionale e possa essere fruito da tanti giovani, a mio avviso apre un’interessante prospettiva e la possibilità che questi corsi di educazione alla pace, che iniziano a Rondine, si diffondano anche in altri enti di formazione della nostra regione, estendendo questo metodo anche ad altre realtà”.