Taglio del nastro all'ospedale San Donato di Arezzo per le prime quattro sale del nuovo blocco operatorio. Da qui al 2026, ne conterà dieci, di cui una robotica e una ibrida, ovvero dotata di un angiografo per interventi di particolare delicatezza che necessitano di controlli diagnostici durante l’intervento chirurgico. Il tutto con un investimento di 15 milioni e 560 mila euro: 6 milioni e 430mila da risorse statali nella disponibilità della Regione, 9 milioni e 50mila da risorse regionali aggiuntive ed altri 80mila euro dall’Asl Toscana Sud Est.
Le prime 4 sale operatorie saranno operative dal 29 Maggio.
All'inaugurazione, avvenuta questa mattina, hanno preso parte il presidente della Regione Eugenio Giani, il direttore generale dell’Asl Toscana Sud-Est Marco Torre, la direttrice sanitaria Barbara Innocenti, la direttrice amministrativa Biancamaria Rossi e la direttrice dei servizi sociali Patrizia Castellucci.
"Un investimento in nuovi spazi ma anche in tecnologia, tutto finanziato con fondi regionali o nella disponibilità della Regione, per mantenere alto il livello dei servizi offerti dalla sanità pubblica toscana e garantire le migliori risposte possibili ai bisogni di salute dei cittadini - commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani - Con quindici milioni di euro andiamo a rinnovare il cuore dell’ospedale, mentre proseguono nei tempi previsti i lavori sull’edificio volano e il resto del complesso per ampliare il nosocomio”.
I lavori
Obiettivo dell’intervento di ristrutturazione è la realizzazione di un blocco operatorio moderno, strutturalmente avanzato, con sale operatorie più ampie, dai 40 ai 70 metri quadrati, e tecnologiche, per rispondere alle esigenze in costante evoluzione dell'attività chirurgica.
Comprese le aree dedicate alla preparazione dei pazienti e al risveglio la ristrutturazione ha interessato circa 1200 metri quadri di superficie dei duemila cinquecento dell’intero blocco, con un ampliamento finale di cinquecento metri quadri.
L'ambiente, le reti impiantistiche, le tecnologie impiegate, gli arredi, creeranno uno spazio complesso ma al contempo unitario ed integrato, dove ogni funzione potrà essere controllata e garantita e dove le operazioni di gestione e manutenzione risulteranno semplici ed efficaci nel tempo.
I lavori hanno tenuto conto anche dell’umanizzazione della struttura, già avviata in altri reparti del San Donato, con l’installazione di pannelli con immagini dai colori tenui. Nonostante il cantiere, l’ospedale è stato in grado in tutto questo tempo di garantire la stessa molto di attività chirurgica svolta in passato.