Sono oltre duemila le parti civili ammesse nel maxi-processo per il crac della banca aretina. Tra queste il Comune di Arezzo e la vedova del pensionato che si suicidò dopo aver perduto i risparmi nell'azzeramento delle obbligazioni subordinate.
A deciderlo, al termine della terza udienza, il collegio del Tribunale di Arezzo, presieduto dal giudice Gianni Fruganti. La prossima udienza è stata fissata al 17 maggio.
Il processo riguarda 25 imputati coinvolti, a vario titolo, nella bancarotta di Banca Etruria. Tra questi ex consiglieri di amministrazione, ex revisori ed ex dirigenti. La banca fu prima commissariata e poi messa in risoluzione.