Cronaca

Crediti d'imposta non dovuti, giro da 440mila euro

C'erano anche finanziamenti Pnrr fra i soldi indebitamente incassati da alcune aziende, smascherate nei controlli delle Fiamme Gialle

Un giro di crediti d'imposta non dovuti per oltre 440mila euro, protagoniste alcune imprese dell'Aretino, è stato scoperto dalla guardia di finanza di Arezzo. Si tratta di soldi finanziati anche dal Pnrr e indicati in dichiarazione dei redditi per abbattere il debito fiscale, ma senza averne i requisiti. 

I militari del nucleo di polizia economico e finanziaria di Arezzo hanno concentrato la loro attenzione sugli investimenti in beni strumentali nuovi, trovando irregolarità in diverse imprese.

Tre aziende operanti una nell’assistenza residenziale per anziani, una nella fabbricazione di gioielli e una nel trasporto di merci su strada hanno utilizzato indebitamente, in compensazione, crediti d’imposta in misura superiore e/o non spettanti per oltre 63mila euro.

Altre due imprese, operanti una nella produzione di spezie e l’altra nella fabbricazione di carta e cartone, hanno usufruito dal 2020 al 2022 di crediti d’imposta inesistenti per circa 182mila euro.

Un’azienda edile e un’attività commerciale del Casentino hanno invece indebitamente utilizzato in compensazione crediti d’imposta riferiti a beni acquistati nel 2021, ma utilizzati nell’attività produttiva solo nel 2022, con disconoscimento del credito per circa 46mila euro.

In Valdarno, infine, un’attività commerciale per gli anni 2021 e 2022 ha indebitamente compensato crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali per oltre 115mila euro. Il contribuente interessato, nel corso dell’attività ispettiva, ha provveduto a regolarizzare la sua posizione restituendo l’indebito guadagno attraverso ravvedimento operoso.