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Malata di Covid rivede il suo cane e sta meglio

Carolina è un'ottantenne ricoverata da 10 giorni in Pneumologia. Vede la foto del barboncino, si commuove, poi la caposala le fa il regalo inaspettato

E' proprio il caso di dire che a volte uno strappo alle regole fa bene alla salute. Questo è quanto è accaduto all'ospedale San Donato di Arezzo dove una signora, in degenza nei reparti Covid, ha potuto riabbracciare il suo cagnolino e si è subito sentita meglio.

La storia è quella di Carolina, una signora di 80 anni ricoverata da 10 giorni in "Pneumologia".
Il Covid le impedisce di respirare in modo adeguato e così è stata anche sottoposta a sedute con casco ventilato. La signora non si sente bene e poi è triste perché non vede più il suo "Whisky", un barboncino di 6 anni.
Così Manuela Caneschi, la caposala, le mostra una foto. Lei si commuove, lo vorrebbe riabbracciare. La caposala non resta indifferente alla scena e così inizia un vero e proprio pressing nei confronti del primario. Vuol trovare il modo per portare "Whisky a Carolina. Non si può, le regole non lo consentono. Ma lei non si perde d'animo ed insiste a tal punto che Raffaele Scala autorizza il barboncino ad entrare nel reparto. Il cane viene vestito di tutto punto, con una tutina adeguata all'ambiente super controllato ed igienizzato. L'incontro tra il barboncino e la sua padrona è stato breve ma sicuramente molto intenso. Da quel momento le condizioni di salute della donna sono leggermente migliorate. Sarà un caso ma l'aspetto psicologico in questi casi funziona ed è terapeutico.

Di questo avviso è anche il direttore generale Asl Antonio D'Urso che, pur riconoscendo che l'iniziativa non rientra proprio tra i protocolli sanitari, ha voluto elogiare pubblicamente la caposala Caneschi e il primario Scala per l'iniziativa presa e il risultato ottenuto.