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Arno, un anno di ritardo per gli argini gonfiabili

La Regione ne aveva annunciato l'acquisto un anno fa ma il Comune ci ha messo 12 mesi per decidere dove metterli in deposito (all'Anconella)

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Mentre a Genova, dopo l'ennesima vittima e i danni provocati dall'alluvione giovedì scorso, infuriano le polemiche sui clamorosi ritardi che per tre anni hanno bloccato l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisagna, a Firenze salta fuori che l'amministrazione comunale ci ha messo un anno per scegliere dove collocare gli argini gonfiabili  che la Regione,  nel novembre 2013, aveva inserito fra gli strumenti di emergenza da utilizzare per proteggere il capoluogo da eventuali piene eccezionali dell'Arno. 

Già sperimentati con successo in altri paesi europei come Francia e Ungheria, gli argini costano fra fornitura, montaggio e manutenzione un milione di euro all'anno

Nel novembre 2013 la Regione Toscana era pronta a investirci  5 milioni di euro ma l'ordine partirà solo nei prossimi giorni perchè soltanto oggi Palazzo Vecchio ha scelto il luogo dove collocare gli argini fino a quando non si renda necessario l'utilizzo, l'impianto dell'Anconella.

A dare la notizia è stato il presidente della Regione Enrico Rossi a margine di una conferenza stampa sul rischio idraulico, senza alcuna vena polemica, a dire il vero, ma solo per sottolineare che, nelle prossime settimane, gli argini gonfabili finalmente arriveranno a Firenze. Meglio tardi che mai? I fiorentini lo sperano e incrociano le dita.

Guarda qui sotto il servizio sugli argini gonfiabili realizzato il 4 novembre 2013