Si era trattato di una vera e propria spedizione punitiva che aveva scioccato per l'alta dose di violenza. Il 28 agosto scorso all'una e mezzo di notte, infatti, un gruppo di 15-20 persone armate di mazze e bastoni aveva fatto irruzione in un al Bar Prestige, in via Baracca a Firenze. Obiettivo del raid un cittadino marocchino, che dopo l'aggressione ha riportato gravissime lesioni e fratture, tanto che al CTO gli hanno prescritto 60 giorni di prognosi. E' andata un po' meglio ad altri due avventori del bar, due arabi, che al momento dell'agguato hanno provato a difendere il ragazzo nordafricano finendo però per diventare loro stessi vittime: uno dei due ha riportato una profonda ferita da coltello al volto.
Questa mattina la Squadra Mobile, insieme al Reparto Prevenzione Crimine della polizia giudiziaria, ha arrestato 3 dei presunti responsabili della spedizione punitiva, mentre altri 3 sono indagati a piede libero.
All'origine del pestaggio ci sarebbe, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, una convivenza difficile tra il gruppo di romeni e un gruppo di arabi, di cui il marocchino aggredito faceva parte. Tutti quanti infatti occupavano abusivamente uno stabile in via dell'Olmatello 17, ma a causa dei continui litigi e l'acuirsi della tensione il ragazzo marocchino era stato costretto ad allontanarsi.
Evidentemente, però, questo non è bastato.
Dopo l'aggressione al bar Prestige la tensione attorno allo stabile dell'Olmatello è cresciuta esponenzialmente: alcuni cittadini romeni che, poche ore dopo la spedizione punitiva, hanno denunciato alla polizia giudiziaria un tentativo di ritorsione ai loro danni compiuto da cittadini marocchini, guidati, secondo quando riportato nel verbale di denuncia redatto in Questura, dallo stesso marocchino aggredito poche ore prima.
Un incongruenza palese, visto che in quel momento il ragazzo era ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Firenze.
Ad identificare i responsabili del raid del bar Prestige, alla fine, sono state le stesse vittime e così, questa mattina sono scattate le prime manette.