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Arriva da Firenze la super cannabis terapeutica

La Coldiretti ha testato la marijuana medica prodotta all'Istituto militare: il principio attivo è quattro volte superiore alle normali coltivazioni

Lo scorso giugno all'interno dell'Istituto farmaceutico militare di Firenze sono state testate le prime 80 piante di marijuana terapeutica. Una sorta di raccolto zero, in attesa di quello vero del prossimo settembre.

Secondo la Coldiretti si tratterebbe di marijuana di qualità eccezionale, visto che dalle 80 piante sono stati estratti 130 grammi di principio attivo. Le normali coltivazioni non superano i 30 grammi. 
Un risultato che secondo Coldiretti apre grandi opportunità in termini scientifici, terapeutici ed economici. "Si può generare da subito - secondo l'associazione - un business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro dai campi al flacone".

"La cannabis ottenuta - continua la Coldiretti - una volta ricevute le autorizzazioni, potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un t è ma non si esclude che vengano preparati farmaci con principio attivo della cannabis".

Tutto questo grazie al protocollo siglato lo scorso anno per avviare una produzione di cannabis terapeutica e rispondere così ai bisogni di chi soffre di patologie gravi come Sla, la sindrome di Tourette, l'Alzheimer, il Parkinson e sclerosi multipla. 

La Coldiretti ha poi fatto due calcoli con un occhio al futuro. "La campagna italiana - ha detto la Coldiretti - può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta".