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​Assalto e spinte alla maxisvendita di Braccialini

Coda infinita e traffico bloccato per la svendita di borse dell'azienda dichiarata fallita lo scorso febbraio. Ore di attesa e forze dell'ordine

Foto Facebook Carla Birinci Banici

E' arrivata anche la polizia municipale per fare ordine nel caos che si è generato fuori dai locali della storica azienda fiorentina dichiarata fallita trasformati in un outlet con migliaia di borse e accessori a prezzi praticamente stracciati.

Una coda enorme si è formata fuori dall'edificio e tra una spinta e una protesta c'è anche chi ha rischiato di sentirsi male. Tanti i commenti sui social di chi è rimasto per ore bloccato in attesa di accedere al magazzino nel primo giorno di svendite. A protestare anche chi si è ritrovato paralizzato nel traffico a causa dell'afflusso di auto e di clienti in cerca dell'affare.

Dopo che il consiglio di amministrazione della Braccialini aveva chiesto il concordato preventivo, lo scorso febbraio il tribunale fallimentare di Firenze ha rigettato la domanda spiegando che "nel caso della Braccialini vi era l'impossibilità tecnica di una gestione che, pur sgravata da oneri finanziari, dall'ansia delle azioni esecutive e supportata dalla collettività tramite ricorso massiccio a cassa integrazione, era ormai decotta".