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AstraZeneca, il ministro Speranza parla alle 16

Soffriva di una patologia autoimmune del sangue la ragazza ligure di 18 anni colpita da trombosi dopo la prima dose di Vaxzevria

Il ministro Roberto Speranza

E' stata annunciata nel pomeriggio la comunicazione del ministro della salute Speranza, dell'Istituto superiore di sanità e dell'Agenzia italiana su eventuali nuove indicazioni per le fasce di età a cui destinare il vaccino anti-Covid Vaxzevria dell'azienda britannica AstraZeneca

Il siero, al momento raccomandato dall'Aifa alle persone che hanno più di 60 anni ma somministrato in alcune regioni italiane senza limiti di età sulla scorta di quanto indicato dall'Ema (l'agenzia europea sui medicinali l'ha autorizzato dai 18 anni in su) è tornato in discussione per nuovi casi di reazioni avverse gravi che hanno riguardato donne (la media è una ogni 100mila inoculazioni). Una di queste ha avuto purtroppo un esito mortale: una ragazza di 18 anni di Sestri Levante non è sopravvissuta a una trombosi cerebrale sopravvenuta alcuni giorni dopo la somministrazione della prima dose ma dagli accertamenti medici è emerso che l'adolescente soffriva di piastrinopenia autoimmune del sangue e la procura genovese ha aperto un'inchiesta per capire se la patologia è stata dichiarata prima dell'inoculazione del vaccino. Nel fascicolo al momento non ci sono indagati ma l'accusa ipotizzata è omicidio colposo.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti insieme ai colleghi di altre regioni ha quindi sollecitato il governo a dare indicazioni chiare e definitive sul siero di AstraZeneca. 

Il Comitato tecnico scientifico, riunito da due giorni per fornire un parere sulla questione, sembra orientato a rafforzare la raccomandazione di utilizzare il vaccino sulle persone con più di 60 anni nonchè di usare per le persone al di sotto di questa soglia i vaccini a mRna messaggero (Pfizer e Moderna). Vedremo se il ministro Speranza raccoglierà questa indicazione e soprattutto se darà indicazioni anche su quale vaccino utilizzare per la dose di richiamo nelle persone con meno di 60 anni che ricevuto come prima dose AstraZeneca.

Per quanto riguarda la Toscana, finora ha prevalso la linea della prudenza: è infatti fra le 6 regioni italiane che, nei mesi di Maggio e di Giugno, ha utilizzato il maggior numero di dosi di Vaxzevria per vaccinare gli ultrasessantenni (le altre sono Sicilia, Calabria, Lazio, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano). E anche agli open day lanciati da alcune aziende sanitarie toscane non sono mai state ammesse persone con meno di 40 anni, contrariamente ad altre regioni che hanno organizzato open day senza limiti di età.

I familiari della donna di Capannori di 41 anni ricoverata all'ospedale di Cisanello a seguito di un ictus che l'ha colpita una settimana dopo la vaccinazione con AstraZeneca hanno invitato il Comitato tecnico scientifico e la Regione Toscana a  non somministrare Astrazenecaal di sotto dei 50 anni  fino a quando non sarà fatta piena chiarezza sulle cause dell'ictus della loro congiunta e sull'eventuale collegamento con il vaccino. Le condizioni della signora sono ancora gravi ma stabili.

ULTIM'ORA: l'Ema ha reso noto oggi che il vaccino di AstraZeneca è controindicato nelle persone che hanno sofferto di sindrome da aumentata permeabilità capillare, una condizione molto rara e grave che provoca la perdita di liquidi dai capillari sanguigni generando gonfiore alle braccia e alle gambe, bassa pressione, addensamento del sangue e balli livelli di albumina.