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Arriva Radio Londra, la voce non ufficiale del Pd

I consiglieri regionali dem Monni e Gazzetti raccontano i retroscena sul congresso del Pd Toscana in un video contro i vertici renziani del partito

Francesco Gazzetti e Monia Monni

"Tutto quello che c'è da sapere sul congresso del Partito Democratico della Toscana e che nessuno ha il coraggio di dirvi". Con queste parole, i consiglieri regionali dem Monia Monni e Francesco Gazzetti, da tempo critici con i vertici renziani del partito, introducono il video che hanno girato e postato su Facebook, intitolato Radio Londra. Nove minuti che iniziano con Monni e Gazzetti imbavagliati e che finiscono con una dichiarazione di resistenza a oltranza. Nel mezzo, interessanti retroscena sulla candidatura a segretario del partito toscano della renzianissima Simona Bonafè alla primarie del prossimo 14 ottobre e sul mancato accordo con l'ex deputato Federico Gelli, sostenuto da Gazzetti e Monni. 

"Ci volevano così, in bianco e nero, grigi ma soprattutto zitti - dicono Monni e Gazzetti nel video - Ma non ci riesce, non è il momento di stare zitti, è un momento delicatissimo per il Paese e c'è bisogno di un Pd che stagli forte la sua voce. Un Pd che però ha bisogno di essere profondamente cambiato e innovato. Però qui in Toscana noi siamo voci fuori dal coro".

Monni e Gazzetti raccontano che, in nome dell'unità del partito, sono stati chiesti a Gelli molti passi indietro, dalla candidatura a segretario alla proposta di correre in ticket con Bonafè fino a quella di presentare una seconda lista di appoggio a quest'ultima. "Abbiamo lavorato e messo insieme 500 tesserati ma alla fine ci hanno detto che la nostra lista serviva - spiegano i due consiglieri - E' stato un gesto molto grave, addirittura violento, in un momento in cui il Pd Toscana ha bisogno di essere ripensato e aprirsi ma non ha il coraggio di farlo neanche al proprio interno: il nemico lo vediamo dentro al partito e invece l'avversario è fuori".

"Ma noi non  molliamo - promettono Gazzetti e Monni - Continueremo a lavorare e di tutto questo daremo notizia ma lo faremo in clandestinità: da oggi parte Radio Londra, la voce clandestina e non ufficiale del Pd".