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Autisti e buttafuori, spuntano altri 4 casi

I consiglieri comunali di Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle hanno denunciato i bassi stipendi dei dipendenti pubblici costretti a fare due lavori

Dopo il caso dei 3 autisti della società di trasporti Li-Nea, che la mattina guidavano gli autobus e la sera lavoravano come buttafuori in un noto locale fiorentino, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli, e la capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Vecchio, Silvia Noferi, hanno denunciato nuovi episodio di dipendenti pubblici costretti a fare un doppio lavoro per sopravvivere.

"Abbiamo le prove - ha detto Torselli - che 4 persone, dipendenti di cooperative che svolgono servizi per altre aziende pubbliche o partecipate dal Comune, la mattina guidano mezzi pubblici, tra cui le pesanti spazzatrici di Quadrifogio, mentre la sera fanno i buttafuori facendo le ore piccole".
Dito puntato contro il Comune che, secondo Torselli e Noferi non effettuerebbe i controlli necessari.

"E' fin troppo evidente - ha proseguito Torselli - che chi non ha accumulato un solo minuto di sonno durante la notte perché impegnato in un secondo lavoro non può garantire la sicurezza dei passeggeri di un bus, o dei cittadini che camminano per strada al mattino".

La pentastellata Silvia Noferi ha invece sottolineato come il problema risieda nell'entità degli stipendi percepiti dai dipendenti pubblici, soprattutto quando si tratta di lavoratori di ditte appaltatrici. Tra i quattro casi citati dai consiglieri comunale, infatti, c'è chi guadagna 9000 euro l'anno.
"L'amministrazione spesso giustifica il ricorso all'esternalizzazione dei servizi - ha spiegato Noferi - adducendo che non può assumere nuovi dipendenti e spacciando questa procedura per un risparmio, che non solo non esiste, ma che costringe i lavoratori a fare salti mortali per portare a casa uno straccio di stipendio".