L'inaugurazione della variante di valico, così come l'ha raccontata i presidente del consiglio Matteo Renzi, è la prova più lampante che il Paese se vuole sa fare miracoli e sa portare a compimento le grandi opere.
Per questo, non appena le automobili hanno cominciato a sfrecciare lungo il tracciato alternativo dell'A1, gli amministratori locali hanno iniziato a pensare in grande e invitare il governo e autostrade a colmare nel minor tempo possibile alcune delle lacune infrastrutturali storiche d'Italia.
Lo ha fatto anche Enrico Rossi che per la Toscana ha chiesto la realizzazione della Tirrenica, anch'essa eterna incompiuta, e la terza corsia della A1 che collega Firenze con Pisa e la costa.
E se per la prima un cronoprogramma c'è già, conservato in un cassetto del ministero delle Infrastrutture, e parla di 1,5 miliardi di euro da investire per completare il tratto tra Fonteblanda e il Lazio, per la Firenze-mare è tutto più complesso.
"L'autostrada è satura - ha detto Rossi - e la realizzazione della terza corsia comporterà un abbattimento delle emissioni di gas inquinanti. Per noi è una priorità".