Cronaca

Crocevia toscano per il giro di false fatture

Un'inchiesta della guardia di finanza ha condotto dalla Campania fino in Toscana sulle tracce di documenti contabili per operazioni inesistenti

Ad agire in Toscana è stata la guardia di finanza del comando provinciale di Lucca

Sequestro preventivo di somme bancarie e di un'auto e denuncia per “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” e per “occultamento o distruzione di documenti contabili”: è quanto è scattato nei confronti del legale rappresentante di un'impresa toscana risultata coinvolta in un giro di fatture per operazioni inesistenti con base ad Aversa, in Campania nel Casertano.

Un'inchiesta della guardia di finanza aversana ha infatti condotto i militari in Toscana, e sono state poi le Fiamme Gialle del comando provinciale di Lucca a dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo.

L'inchiesta, spiega la Finanza stessa in una nota, nel suo complesso "ha permesso di smascherare un’associazione criminale, costituita da diverse società, dedita alla sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti". Una delle società fantasma coinvolte è risultata in rapporto con l'impresa toscana nei cui confronti è poi scattata l'attività ispettiva sfociata nel sequestro e nella denuncia. 

L'ammontare delle fatture per operazioni inesistenti e il mancato adempimento di obblighi contabili e fiscali è stato quantificato in 100.000 euro. A 20.000 invece quello dei beni posti sotto sequestro preventivo.