Cronaca

Baby gang semina terrore, arrestato il capo

In carcere un ragazzo di 20 anni. Rapine e minacce ai danni di minorenni o coetanei. Il "regno" della banda era la zona di Sant'Agostino

Foto di repertorio

Rapine, estorsioni, minacce e lesioni aggravate ai danni di minorenni e coetanei. La squadra mobile in collaborazione con la polizia municipale ha arrestato il capo di una baby gang, un ragazzo di 20 anni con precedenti penali.

Il provvedimento del gip del tribunale di Arezzo è scattato in seguito ad una minuziosa indagine che ha permesso di accertare la responsabilità del giovane in merito a violenti episodi avvenuti in particolare in piazza Sant'Agostino, luogo di ritrovo abituale della baby gang per affermare la proprio egemonia sul centro storico della città.

I fatti sono stati ricostruiti in base alle testimonianze degli aggrediti, in prevalenza ragazzi con meno di 18 anni, che hanno evidenziato come la banda agisse sempre con lo stesso modus operandi: la vittima veniva avvicinata con delle scuse, poi accerchiata dai più giovani con minacce verbali e a volte mostrando coltelli, tirapugni, colli di bottiglie rotte, quindi scattava la rapina del telefono o del portafogli. In un caso alla vittima era stato anche chiesto del denaro per riconsegnare il maltolto, configurando così il reato di estorsione.

Al 20enne sono stati contestati anche altri episodi, scatenati da futili motivi, come uno avvenuto lo scorso Dicembre quando un ragazzo, per aver semplicemente guardato il cappbanda, era stato minacciato con un paletto in metallo salvapedoni.

In tutti gli episodi contestati, spiegano dalla questura aretina, è stata accertata la responsabilità del ragazzo che è anche risultato il capo della baby gang, in grado di indirizzare le condotte degli altri membri del gruppo. Il 20enne non ha esitato più volte a usare coltelli, tirapugni o altre armi improprie, in una escalation violenta e pericolosa.

Il ventenne arrestato è stato trasferito nel carcere fiorentino di Sollicciano.